Ultima modifica: 16 Marzo 2017

Recita natalizia degli alunni della II Elementare Sezione A “E le campane suonarono”, a cura della Docente Agata Galatà

E le Campane Suonarono.

Recita natalizia degli alunni della II Elementare Sezione A.

Idea, regia ed organizzazione: docente Agata Galatà.

20 dicembre 2016.

Quest’anno la consueta recita natalizia ha avuto come tema una storia apparentemente legata al contenuto religioso. L’evento si svolge in un tempo antico non propriamente specificato.
La storia narra dell’inquietudine popolare per avere perso il suono delle campane che erano anticamente il simbolo della città. Esse erano collocate in cima al campanile della chiesa. Un giorno il re, percependo il malcontento generale, decise di ordinare al fabbro di costruirle, questi pur non potendosi rifiutare, iniziò a disperarsi in quanto era privo di mezzi e di esperienza per una tale opera. All’improvviso gli comparve un angelo che lo rassicurò della riuscita a patto che gli abitanti avrebbero donato le cose a loro più preziose. Così fu, il popolo si privò di ogni bene ponendolo sotto l’altare, ma ignorando uno sparuto gruppo di poverelli chiedenti una piccola questua davanti all’ingresso della cattedrale. Nonostante il magnifico sforzo, quel suono tanto atteso non arrivava. Intanto le “scorte” stavano per finire e due bambini, fratello e sorella, decisero di rompere il loro vecchio salvadanaio contenente ben poche monete. Era l’ultima speranza! Finché, si imbatterono anch’essi sulla soglia e piuttosto che avanzare decisero, senza troppi dubbi, di donare quelle poche monete ai poverelli. Non trascorse un attimo che un suono di campane iniziò a diffondersi per l’intera città.
Il miracolo si era compiuto!
Il racconto, seppur semplice, nasconde un significato profondo: la potenza del dono che va al di là dei significati religiosi, l’atto del donare è universale e salvifico.

I bambini, hanno corredato questo piccolo spettacolo da dei brani scelti ad hoc dalla docente Agata Galatà.
I loro titoli sottolineano il tema:

§  Sarà Natale Se;

§  Se la gente usasse il cuore;

§  Din Don Dan;

§  Buon Natale (Enzo Iacchetti).

Le musiche sono state arricchite, altresì,  da videoclip proiettati contenenti immagini di bambini di tutto il mondo sorridenti, speranzosi e desiderosi di accoglienza e solidarietà, argomenti, questi, che stanno molto a cuore all’insegnante. E per finire il consueto, ma non scontato, I Wish You a Merry Christmas cantato in coro da tutti gli alunni in lingua inglese.
I bambini sanno che questo sentimento non è relegato a soli pochi giorni dell’anno. Noi adulti,  avremmo la consapevolezza di comprendere il vero significato del Natale? Saremmo mai alla loro altezza?

Questo stare sulla scena ha una doppia valenza ossia quella già palesata pocanzi e quella di abituare i nostri piccoli uomini e donne ad aprirsi ad un probabile pubblico rompendo pian piano la timidezza che può divenire un ostacolo.

Dopo l’increscioso furto dei giochi ai danni dei bambini ricoverati presso il Reparto di Pediatria dell’Ospedale Garibaldi Nesima di Catania nei giorni che precedono il Santo Natale, la docente ne ha parlato con i bambini in classe ed ha pensato di organizzare per loro una colletta di giocattoli mettendo poi a conoscenza i genitori, questi hanno apprezzato tantissimo l’idea così che la raccolta dei doni ha avuto luogo in occasione dello spettacolo natalizio. Ecco che l’atto del donare si rivela concretamente nei confronti di chi soffre.